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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
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Questa notte cadranno tante stelle. Questa notte tanti sogni voleranno tra le nuvole.
E i sogni vecchi? quelli mai realizzati, quelli che non ci ricordiamo più in che casseto li abbiamo messi, che fine fanno?
Fanno la fine dei ricordi, solo ricordi, con il loro bagaglio di rancori. Quanti rancori. Troppi rancori.
Ma devono diventare tali. E’ il destino dei sogni incompiuti. Un sogno deve avere un tempo, una scadenza, non si può vivere di soli sogni.
"Ti brucierai piccola stella senza cielo
ti mostrerai, ci incanteremo mentre scoppi in volo
ti scioglierai dietra una scia, un soffio, un velo
ti staccherai perche’ ti tiene su soltanto un filo."
Piccola stella senza cielo - Ligabue - 1990
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Era questa notte, mentre lavoravo alla mia Tesi, che, caricando l’home page di Repubblica, ho dovuto leggere una notizia che non avrei assolutamente voluto leggere.
Hanno ucciso Enzo Baldoni, un giornalista freelance, collaboratore con la Croce Rossa, che stava lavorando (prima di tutto per la Croce Rossa) in Iraq.
La solita cassetta ad Al Jazeera, le solite immagini troppo cruenti per essere trasmesse, ormai, il solito ripetersi di avvenimenti di cui oramai siamo fin troppo abituati.
C’è poco da dire, la guerra è sbagliata, sempre!!
Oggi, dopo più di un anno, non riesco a trovare una (che sia una) ragione per cui non siamo dovuti andare li.
Vorrei anche dire anche che noi diamo mostra di essere un paese fortissimamente democratico. Al limite dell’esagerazione. Lasciamo dire a tutti ogni cazzata che gli passa per la testa. Poi, questi, li votiamo e li leggiamo. Libero ha dato mostra ancora una volta di essere un giornale demenziale e barbaro.
Non si discute, ogni essere umano che perde la vita è un dolore per tutti. Ma non allontaniamoci dai fatti. Quest’uomo era andato giù come giornalista e collaboratore della Croce Rossa. I nostri 4 italiani rapiti qualche mese fa, fortunatamente 3 di loro tornati alle loro case, erano andati in Iraq per lavorare alla ricostruzione di un paese, per le aziende delle nazioni che quel paese l’hanno distrutto. Lavoro (e ripeto, LAVORO, non persona) certamente meno lodevole. Di gran lunga meno lodevole.
Questo comunque è un discorso che non sarebbe nemmeno da fare.
Lasciamo in pace i morti e ricordiamoli da vivi.
Il blog di Enzo Baldoni:
http://bloghdad.splinder.com/
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I treni a lunga percorrenza che arrivano alla stazione sotto il Garden sono fermati a Newark, l’ultima fermata prima di New York. I passeggeri identificati uno per uno. I loro bagagli ispezionati. E al minimo dubbio arrestati, come è stato arrestato e trascinato il mio vicino di viaggio, sul rapido "Acela" numero 2222 alle ore 19 e 30 di domenica proveniente da Washington, perché la targhetta sulla sua valigia portava il nome della moglie, diverso dal suo nella patente.
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da Bush a caccia dei voti nella trincea di Manhattan - Vittorio Zucconi (31 agosto 2004)
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Beslan - Osezzia - 4 Settembre 2004
335 morti - 155 bambini
Nell’anno 2004 dalla nascita del Signore, gli uomini e le donne, si massacrano, si uccidono, seviziano, uccidono gli inermi e i bambini, uccidono i neonati e le donne, gli anziani e altri uomini, i vicini e i lontani, gli uguali e i diversi, i buoni e i cattivi.
Sembra che nessun popolo abbia scampo alla furia del ventesimo secolo, ma la furia siamo noi, siamo noi che la creiamo, siamo noi che la rinfocoliamo, siamo noi che la distruggiamo.
La furia dell’uomo, nasce dall’uomo stesso, come d’altronde anche la furia della natura, non nasce altro che da se stessa.
Spetta noi decidere che cosa fare, rinfocoliamola se crediamo di essere più forti di essa e di poterla distruggere con la sua stessa grandezza. Distruggiamola se siamo consapevoli di esserne tutti brace per il suo ardere.
La follia degli uomini, non nasce dal nulla.
Nasce in risposta alla follia di altri uomini.
Sono sbigottito da quello che succede.
Sono sbigottito da quello che leggo.
Sono sbigottito dalle risposte che non trovo.
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La morte del reporter arabo non è stata una tragedia epocale, né un evento che possa consumarci come l’abominio di Beslan o la prigionia oscura delle due giovani volontarie italiane, sulle quali c’è chi sta addirittura giocando con presunti comunicati diffusi nelle fogne di Internet. È stata soltanto l’ennesima testimonianza del falso continuo al quale siamo sottoposti da un’amministrazione americana condannata a mentire di fronte all’enormità della menzogna iniziale, se non vuole perdere il potere. Solo che questa volta, il falso è divenuto visibile, come il sangue di un uomo sull’obbiettivo di una telecamera.
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Morte di un reporter in diretta televisiva
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I feel to be out!
i’m getting out!
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le mie prime slide da teacher!!
Mercoledì 15 Settembre 2004 il primo giorno da "insegnante"! che ridere! ..basi di dati, terzo anno.
Intanto la tesi è in stra ritardo. Chissà se riuscirò a laurearmi per la data stabilita...
Le slide della prima lezione
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Mancano 33 giorni alla data in cui io, Francesco Magagnino, dovrei diventare Dr. Junior Magagnino Francesco!
27 ottobre 2004!!
..sono straindietro!!! AIUTO!!!!!
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lo sconforto mi sta veramente assalendo!
mi sento come un samurai senza spada, come un ulisse senza barca.
caspita, io faccio di tutto per fare di tutto, ma sembra che tutti giudichino il mio tutto un niente!
mah! sarà che dovevo chiedere il nintendo a 10 anni, lo skateboard a 12, la playstation a 14, il motorino a 16, la macchina a 18 e l’appartamento a 20!
non è andata così, e ora, a 22, mi chiedono come se ne avessi 30!
per lo zoppo basta un passo per essere contento, per il corridore serve una vita di passi per provare ad essere contento.
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20/04/2025 @ 21:19:09
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